Un anno di emozioni con l’Invictus Boxing Club

“I giochi dei bambini non sono giochi, bisogna considerarli come le loro azioni più serie. Senza accorgersene, quel gioco che riempie di contentezza si tramuta in un’impresa che scrive la storia”

Quando Emma è entrata per la prima volta nel ring dell’Invictus Boxing Club lo ha fatto un po’ per gioco e per seguire le orme del papà. I guantoni erano più grandi di lei e prima di seguire tutto l’allenamento ci ha messo un po’. Aveva 3 anni e 9 mesi. Oggi di anni ne ha 7 e la passione per il pugilato si è evoluta, è cresciuta, si è modellata nel suo carattere e nel suo fisico. Gli anni della pandemia hanno rallentato le sue presenze ma alla fine di questa l’amore per i guantoni è uscito prorompente.

L’anno sportivo che si è appena concluso è stato ricco di emozioni, di sacrifici e di soddisfazioni. Mai avremmo pensato che si potesse impegnare così tanto, sacrificare così tanto e divertirsi così tanto. Da settembre 2022 a luglio 2023 abbiamo visto come i compagni di sparring sono diventati un po’ come la famiglia, come la palestra sia diventata un luogo di crescita emotiva. Il rispetto dei compagni, delle regole, la sana competizione, perdere e rialzarsi, sorridere quando si perde, sorridere quando si vince: questo ci insegnano i tecnici dell’Invictus. Emma quest’anno ha vinto tutti i Criterium regionali diventando così la campionessa regionale della categoria “cuccioli” in Calabria e ha avuto la possibilità, a soli 7 anni, di partecipare alla Coppa Italia giovanile di Pugilato. La nostra piccolina ha rappresentato la regione nella sua categoria: inutile dire che siamo stati orgogliosi di lei, del suo percorso, della sua crescita sportiva e personale. Grazie a queste competizioni ha visto nuove realtà, nuove palestre, nuovi maestri e ha vissuto esperienze uniche.

La Coppa Italia le ha permesso di fare un viaggio diverso dai nostri: siamo partiti con gli altri campioni regionali e i maestri e abbiamo vissuto 2 giorni di sport e divertimento a Roseto degli Abruzzi dove le 20 regioni italiane hanno gareggiato tra salti alla corda, circuiti e sparring. Un evento meraviglioso che ha arricchito grandi e piccini. Emma ha conquistato un ottimo settimo posto e la ha spinta a migliorarsi sempre di più.

C’è ancora qualcuno che le chiede perché non fa uno sport “più femminile”: ahimè ci scontriamo sempre con chi pensa che ci siano sport maschili e sport femminili, ma ora invece di abbassare lo sguardo e sentirsi “strana” risponde “mi piace boxare”. Questo è tutto merito dei suoi maestri che le hanno insegnato a credere in se stessa, a sfidare le sue possibilità, a sorridere nonostante l’ingombrante paradenti e, forse, un pochino, il merito è di mamma e papà. Abbiamo deciso di supportare ogni sua scelta e indosserà i guantoni fin quando le andrà, fin quando la farà divertire e la farà stare bene, il resto conta poco.