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KALABRIA COAST TO COAST, il cammino calabrese dalla Ionio al Tirreno

Il covid ci ha avvicinati moltissimo al trekking, complici anche il lockdown e il distanziamento sociale che ci hanno fatto desiderare spazi aperti e sconfinati, apprezzare vacanze lontane dal caos, immersi nella natura per recuperare la sensazione di libertà che ci era mancata. Lo scorso anno proprio qui in Calabria è nato un cammino da Soverato a Pizzo Calabro, proprio nella zona dell’istmo (il punto più stretto della regione), Il Kalabria Costa to Coast che conta ben 55 km

L’itinerario

Il percorso punta a valorizzare il patrimonio culturale e naturalistico della Calabria, che non è fatto solo di spiagge, ma anche storia e paesaggi montuosi. L’avventura Kalabria Coast to Coast inizia con un passaporto del viaggiatore che si può ritirare a inizio viaggio, e su cui collezionare i timbri di ogni tappa. Gratuito, ma con la possibilità di lasciare una piccola donazione, anche perché il cammino è autofinanziato e questo è un modo per contribuire a tenerlo in perfetto ordine.

Sul percorso sono presenti diversi bivacchi e luoghi dove riposare come poderi, B&B, agriturismi, chalet,  dove assaggiare le specialità tipiche del territorio. Proseguendo ci si addentra nel cuore calabro, sia attraverso la natura e la gastronomia. Il cammino di fatto inizia sul lungomare Europa di Soverato, tra palme e oleandri, poi devia verso il letto di un fiume e comincia a salire. Ed ecco, si percorrono antiche mulattiere che conducono a viste panoramiche come quella dal monte La Rosa: lì si abbraccia il Golfo di Squillace. Man mano che ci si spinge nell’entroterra si schiudono piccoli borghi dal fascino antico, ponti di pietra e foreste di faggi. Monterosso Calabro con i suoi vicoli della Canapa, tra palazzi nobiliari e suggestivo centro storico, ne è un esempio.

Passata ormai la metà del Kalabria Coast to Coast ci si ritrova l’oasi naturalistica del lago Angitola, spettacolare luogo di residenza di uccelli come l’airone cinerino, simbolo del Parco Naturale Regionale delle Serre. Continuando la discesa si arriva a Pizzo Calabro, che accoglie i viandanti con il luccichio turchese del Mar Tirreno, il Castello Aragonese e il quartiere Marina, fino all’omonima spiaggia. Qui finalmente ci si può rilassare, consapevoli di essere arrivati un po’ più vicini alla conoscenza di sé, arricchita dalla natura aspra e dolce della Calabria.

Tappa 1: 12,3 km

Il Cammino ha inizio sul lungomare Europa, dove campeggia la grande insegna “Soverato”. Si percorrono i suoi circa 2 km interamente pedonalizzati, tra palme e oleandri, in direzione nord e si prosegue sulla spiaggia fino al lido “Different Beach”. Una volta giunti, bisogna uscire dalla spiaggia e iniziare a percorrere il marciapiede lungo la SP 124. Si oltrepassa il ponte sul torrente Beltrame e si svolta in via Degli oleandri; il cammino prosegue attraversando il greto del torrente Grifo (quasi sempre in secca), poi imboccando via Po fino al villaggio Calaghena.

Dal villaggio Calaghena inizia un’impegnativa salita su strada asfaltata-sterrata fino all’imbocco di un’antica mulattiera che porterà fin quasi alla vetta del monte La Rosa, dove dall’alto si godrà di una meravigliosa vista panoramica su tutto il Golfo di Squillace. Una piccola deviazione sulla sinistra vi porterà alla stele di Sant’Antonio da Padova, patrono di Petrizzi.

Prendendo un ripido sentiero sulla sinistra incomincia la discesa verso il centro abitato di Petrizzi fino alla centralissima Piazza Regina Elena con al centro il suo caratteristico pioppo nero e la sua “menzalora”, antica unità di misura delle granaglie.
Si consiglia una visita al tipico centro storico fino alla chiesa della SS. Trinità.

Soverato
Soverato

Tappa 2: 23,5 km

Dal monumentale pioppo di Piazza Regina Elena di Petrizzi, seguendo i segnavia bianco e rosso, il tracciato del Cammino si snoda in discesa dalla via Dante Alighieri e successivamente in via Principe di Piemonte fino alla Chiesa di Santa Maria della Provvidenza ubicata nei pressi di un antico ponte in pietra.
Dalla chiesa bisogna prendere a dx una via in leggera salita fino ad un’edicola votiva e proseguire seguendo il corso del torrente Beltrame fino a svoltare destra in un sentiero di campagna. Ad un certo punto, oltrepassando un ponte di cemento, il percorso si snoda su un antico sentiero costeggiato da muri a secco e campi di grano, fino all’imbocco sulla strada provinciale144. Svoltare a sinistra e percorrere per circa 50 metri fino all’ingresso di un’altra strada di campagna posizionata dall’altro lato della strada provinciale che vi porterà sul vecchio tracciato dell’ex littorina che collegava Soverato a Chiaravalle Centrale. Il percorso totalmente immerso in un’ambiente di campagna arriverà fino all’ex casello in pietra della Stazione di San Vito sullo Ionio. Arrivati a San Vito sullo Ionio è consigliata una visita alla Chiesa Matrice di San Vito Martire e alla Filanda. Uscendo dal paese, attraverso un dislivello di 400 metri, si arriverà all’area attrezzata del lago Acero, dove si consiglia una sosta rinfrescante (bivacco Free Zone). In questo tratto il tracciato del Cammino intersecherà per qualche chilometro il Sentiero Italia (705) Proseguendo in direzione Tirreno, attraverso un’imponente foresta di faggi, si arriverà fino sulla dorsale di Monte Coppari, punto più alto di tutto il Cammino, scoprendo le numerose niviere e la leggendaria “pietra della fata”. Da questo punto inizia la discesa verso località Pozzetti (presenza di sorgente di acqua e bivacco free zone) e successivamente fino allo chalet di Monterosso Calabro, ormai in disuso. In questa zona, opportunamente segnalate, sono presenti alcune strutture ricettive convenzionate totalmente immerse nella natura. Seguirà la ripida discesa verso il meraviglioso borgo di Monterosso Calabro, tra ampie e spettacolari vedute sul lago Angitola ed il Mar Tirreno.
Da non perdere, una passeggiata tra i suggestivi vicoli della Capana e dei numerosi e antichi palazzi nobiliari del centro storico.

lago di Angitola
lago di Angitola

Tappa 3: 19,1 km 

Dalla chiesa di Maria del SS. Soccorso, proseguire sulla via Umberto fino ad intersecare ad un quadrivio la strada provinciale 4, proseguire per 0,850 km in direzione periferia di Monterosso Calabro fino al locale cimitero. Svoltare a dx prendendo una strada interpoderale immersa in una distesa di ulivi fino a giungere nei pressi del lago Angitola. Dopo aver intersecato nuovamente la strada provinciale 47 e successivamente per un breve tratto la ex strada statale 110 per circa 1,300 km, scendere sulla destra all’interno dell’oasi naturalistica del lago Angitola, dove dopo aver oltrepassato un cancello in ferro di colore verde si arriva allo chalet gestito dal WWF di Vibo Valentia. Il percorso prosegue all’interno dell’oasi naturalistica tra meravigliosi scorci sull’omonimo lago artificiale, luogo di riposo e riproduzione di numerose specie di uccelli tra cui l’airone cenerino, simbolo del Parco Naturale Regionale delle Serre.
All’interno dell’oasi seguire il percorso tracciato fino all’uscita del secondo cancello in ferro, percorrere per circa 0,500 km l’ex strada statale110, oltrepassare il ponte ed entrare sulla dx nella seconda zona dell’oasi naturalistica attraverso il terzo cancello.
All’uscita dell’oasi naturalistica attraverso l’ultimo cancello, bisogna prendere la strada interpoderale in salita che si trova dall’altro lato dell’ex statale110 fino ad un’azienda agricola (fare attenzione alla presenza di cani liberi !!!).
Da questo punto inizia l’ascesa alla Rocca Angitola, località dove si trovano i ruderi dell’omonima città Normanna, completamente distrutta dal terremoto e successivamente abbandonata, dove dall’alto si gode di una spettacolare vista su tutto il comprensorio delle Serre.
Durante la discesa verso Pizzo, nelle giornate limpide, il vostro sguardo potrà spaziare a 180° su tutto il Golfo di Sant’ Eufemia, l’isola di Stromboli e i monti dell’Orsomarso nel Parco Nazionale del Pollino con la sua vista mozzafiato sulla Costa degli Dei.
Arrivati nel centro abitato di Pizzo, nei pressi del centro commerciale l’Aquilone, seguire la segnaletica adesiva che vi porterà nel centro storico, tra caratteristici vicoli, chiese e monumenti storici, fino all’affascinante Castello Aragonese, con la sua vista mozzafiato, l’accogliente Piazza della Repubblica con le sue rinomate gelateria.
Dalla Piazza della Repubblica, inizia l’ultimo tratto del Cammino fino al lungomare Cristoforo Colombo, nel quartiere Marina e successivamente sull’omonima spiaggia.

Pizzo
Pizzo

Novità 2021: cammino in E-Bike

Per la stagione primaverile 2021 l’Associazione Kalabria Trekking ha anche attivato la possibilità di fare il cammino in sella a una bici, per un’esperienza sportiva in mezzo alla natura. Il servizio è stato appoggiato a un tour operator e le biciclette si possono prenotare direttamente sul loro sito, con l’assistenza meccanica inclusa.

Inoltre verranno organizzati cammini guidati a tema, che possono essere molto adatti alle famiglie e ai bambini. Per esempio, c’è a possibilità di realizzare il percorso con una guida esperta di astronomia, che indicherà ai partecipanti tutto quello che c’è da sapere sulle stelle e i pianeti, per una versione spaziale del cammino.

Tutte le info le trovate sul loro portale ufficiale:

www.kalabriatrekking.it

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2 pensieri riguardo “KALABRIA COAST TO COAST, il cammino calabrese dalla Ionio al Tirreno

  • 1 settembre, rientrato da poco e ormai la vita extravacanza si è quasi ripresa la mia quotidianità.
    Cosa mi porto da queste vacanze estive? Un’esperienza unica e straordinaria: un cammino!
    Con i miei due amici Leo e Anna (senza dimenticare Emily, il border collie di Leo) ho fatto il Kalabria Coast to Coast, scritto proprio con la K credo per dare un tocco figo e internazionale al progetto.
    Beh, non ce n’era bisogno perché è già figo di suo.
    Si tratta di un cammino da costa a costa della Calabria, noi l’abbiamo fatto dallo Jonio al Tirreno: partenza da Soverato (CZ) a Pizzo Calabro (VV), 55 km rigorosamente a piedi da sciropparsi in 3 giorni, circa 20 km al giorno.
    Non esattamente una passeggiata: salite ad oltre 10% di pendenza, anche per 7 km consecutivi, temperatura di almeno 35 gradi, un po’ di inesperienza ci ha fatto soffrire a volte la sete e a volte la fame… Ma porto con me anche tantissimi ricordi indimenticabili: salire fino a 1000 mt tra i boschi, bere dalle fonti fresche, attraversare campi di granoturco, passare dentro la galleria di una ex ferrovia, i laghi riserve naturali, l’arrivo nei paesi con la gente che per strada ti saluta, il momento in cui abbiamo visto dall’alto il mar Tirreno!
    Tre giorni vissuti intensamente, con la compagnia giusta e attraversando luoghi bellissimi, scoprendo tra l’altro una Calabria che non ti immagini.
    Grazie ragazzi!!!

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    • Fantatico…grazie mille per averci reso partecipe della tua esperienza. Ti aspettiamo per altre avventure nella nostra regione.

      Rispondi

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