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Siena: un tuffo nel Medioevo tra le contrade storiche

Visitare Siena è stato come fare un viaggio nel tempo. È rimasta esattamente come era nel Medioevo e passeggiando tra le contrade ci si aspetta di vedere qualcuno in abiti d’epoca, di certo non stonerebbe. Questa è una caratteristica comune dei borghi della Toscana che sono identici al 1200, più o meno, ed è una delle cose che ci ha molto colpiti e affascinati. Camminare sulle stesse strade e immaginare che qualcuno secoli e secoli prima di noi si trovava nello stesso punto osservando la stessa cosa è davvero straordinario.  

Il buon governo

La nostra visita a Siena è stata serrata. Al nostro arrivo abbiamo scelto di vistare subito piazza del Campo, una delle piazze più famose d’Italia per via del Palio (annullato causa Covid) e il Palazzo Pubblico con la Torre del Mangia, dalla quale si gode di una vista eccezionale. Il Palazzo è ancora sede del Comune e all’interno è presente il Museo Civico con i famosi affreschi di Ambrogio Lorenzetti che rappresentano “l’Allegoria del Buono e Cattivo Governo”, un racconto su come governare, sulla divisione dei poteri, e sulla percezione della giustizia intesa anche come regolatrice dei rapporti commerciali, fondamentali a quel tempo, senza mai dimenticare la grande rivalità con Firenze. Piazza del Campo, con la sua caratteristica forma a conchiglia, è il luogo turistico per eccellenza. Avevamo letto da qualche parte che per ammirarne la bellezza bisognava sedersi a terra e alzare gli occhi al cielo. Lo spettacolo è stato ripagato. Una vera meraviglia e anche un po’ di riposo. Nella piazza si può ammirare la Fonte Gaia, la più bella delle fonti d’acqua senesi. La sua storia e molti dei suoi pezzi originali si trovano all’interno di Santa Maria della Scala. Dopo la piazza, abbiamo scelto di girovagare alla ricerca delle contrade che caratterizzano le contrade di Siena, come la Civetta, l’Aquila, il Bruco, la Giraffa, di cui si possono trovare statue e bandiera girovagando per i vicoli. 

I luoghi di culto

La nostra visita a Siena è proseguita poi per Santa Maria della Scala, Duomo, Battistero, Cripta, Museo dell’Opera per i quali consigliamo un unico biglietto scegliendo tra le varie opzioni (vedi info alla fine del post). Santa Maria della Scala è uno dei più grandi e antichi ospedali europei, se ne parlava già dell’anno 1000. Oggi rappresenta uno dei poli museali più importanti di Siena. Il complesso è davvero enorme, si possono ancora ammirare le corsie delle donne e degli uomini, il lavatoio nei sotterranei, l’oratorio di Santa Caterina da Siena, cappelle e altre stanze. Il duomo di Siena è un vero capolavoro. Noi ci riteniamo due volte fortunati perché abbiamo potuto ammirare l’intero pavimento, pieno di storie religiose e simboli esoterici, solitamente coperto per proteggerlo dall’usura del tempo. Nel duomo si respira tutta la grandezza del Medioevo e l’importanza del culto religioso. All’interno del duomo abbiamo vistato la Libreria Piccolimini, affrescata dal Pinturicchio, dove sono custoditi libri antichissimi interamente fatti a mano dai monaci. Peccato per la sosta, solo 3 minuti non possono bastare per guardare ogni dettaglio di questi tesori. Non abbiamo avuto la stessa fortuna nel Battistero, dove il fonte battesimale fulcro della chiesetta era chiuso per restauro. Ci ha ripagato però il Museo dell’Opera con i capolavori di Duccio di Buoninsegna – la Maestà e la grandiosa Vetrata – le sculture di Giovanni Pisano, di Donatello e di Jacopo della Quercia, i tessili in seta preziosa, le raffinate oreficerie e i rarissimi codici miniati. Da qui si accede al famoso Facciatone, una costruzione che doveva essere appunto la facciata del duomo nuovo mai realizzato, ma che oggi regala un panorama mozzafiato. 

Un po’di informazioni pratiche

L’arrivo a Siena è davvero molto facile. Noi ci siamo sempre spostati in auto. Abbiamo parcheggiato in uno dei parcheggi fuori le mura, ce ne sono tantissimi e hanno più o meno il costo di 2 euro all’ora. Per salire nel cuore della città ci sono le scale mobili. Con il passeggino ci vuole solo un po’ di pazienza per la pavimentazione ma si può fare. Grande scelta di ristoranti e street food per ogni esigenza. Per visitare i monumenti consigliamo le card: informatevi prima però per la disponibilità dei biglietti (noi abbiamo trovato tutto esaurito per la Torre del Mangia a causa degli ingressi contingentati per via del Covid). I prezzi vanno dai 5 ai 20 euro. Le file per entrare possono essere un po’ lunghe in questo periodo per i controlli di green pass e per non fare entrare troppe persone nelle attrazioni, abbiate pazienza e portate qualche giochino per i bimbi. I giornalisti entrano gratis, mostrando il tesserino o previo accredito e grazie a questa opportunità noi abbiamo risparmiato un pochino. Per i bambini fino a 6 anni è tutto gratis.

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