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L’Eremo di Monte Stella: la leggenda della Madonna nella grotta

L’Eremo di Santa Maria della Stella, detto anche Monte Stella, è un santuario creato in una grotta sull’omonimo monte sul mare, a Pazzano, nella provincia di Reggio Calabria.

Una discesa di 62 gradini scavati nella roccia vi porteranno in una grotta invasa da una luce meravigliosa dove si può ammirare la statua della Madonna, legata a una leggenda locale, oltre i dipinti con l’Immacolata Concezione, la Santissima Trinità, l’adorazione dei pastori. Si trova anche il frammento di un affresco di arte bizantina, raffigurante Santa Maria Egiziaca che riceve l’eucaristia dal monaco Zosimo risalente più o meno al 10 o 11 secolo. Il luogo è avvolto da un’aurea davvero misteriosa, mistica, e la religiosità trasuda dalla nuda roccia. Il luogo è molto piccolo ma accogliente. Una volta fuori dalla piccola grotta per risalire si deve seguire una via Crucis dalla quale si ammira la vista panoramica sul mare. Il percorso non è particolarmente difficile, ma bisogna tener conto delle scale  in roccia e del rientro in salita ma la piccola fatica verrà sicuramente ripagata. E’ un luogo che lascia senza parole.

La storia

Il primo documento sull’eremo è il Codice greco 598 di Parigi, contenente le opere di Sant’Efrem diacono e composto dal monaco Michele. Nel 1096, durante il periodo normanno, l’eremo di Santa Maria diventa un monastero minore. Nel 1522 il monastero diventa santuario e vi fu collocata per la prima volta la statua della Madonna della Stella o Madonna della Scala. Si pensò fosse origine gaginesca, ma secondo alcuni studi recenti danno la certezza che sia stata scolpita dal siciliano Rinaldo Bonanno per la somiglianza con altre sue opere. Con il passare degli anni l’eremo lascia la chiesa bizantina e diventa santuario cattolico e le vecchie icone vengono abbandonate.

La leggenda della Madonna

La prima testimonianza della leggenda è del 1700 con Giovanni Fiore da Cropani. Secondo la leggenda la statua pare viaggiasse su una nave diretta a Crotone (c’è chi dice Messina) e che ne pressi di Monasterace si fermò e dalla statua partì una luce che illuminò proprio la grotta di Monte Stella. Intanto a terra dei pastori videro lo stesso fenomeno e la stessa madonna su un carro trainato da buoi. Quando la madonna arrivò cominciò a sgorgare acqua dalla grotta e vennero portate due giare per raccoglierla. Esse, però, miracolosamente, non si riempivano mai. All’acqua, come alla Madonna, furono attribuiti poteri taumaturgici.

La festa

Ogni anno, il 15 agosto si rinnova il culto della Madonna di Monte Stella. I pellegrini salgono per una strada di montagna con una forte pendenza dal comune di Pazzano e si sale in cima nei pressi della grotta.

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