topTRAVEL CALABRIA

L’ Abbazia di Peseca e la cascata del Litrello (VIDEO)

Dopo un piccolo break, causa ripresa del lavoro a tempo pieno, scuola e riorganizzazione familiare abbiamo ripreso le escursioni nella nostra splendida terra. Così in un sabato un po’ nuvoloso, siamo arrivati nella presila catanzarese alla scoperta dell’Abbazia di Peseca e la cascata del Litrello.

L’Abbazia di Peseca

Il percorso che porta all’Abbazia è molto breve e facile. L’abbazia “Santa Maria di Peseca”, fu’ fondata dai monaci italo-greci tra il X e l’XI secolo. Era affiancata da una chiesa che è andata completamente distrutta. Fondata nel 970 d.C. da Monaci Basiliani, in seguito al ritrovamento ritenuto miracoloso da parte degli abitanti della vicina Taverna di un’icona della Vergine con in braccio un Bambino. Anche se è in rovina il posto è davvero molto suggestivo.

La cascata del Litrello

Da qui inizia la nostra avventura: abbiamo scelto il percorso più lungo per arrivare alla meravigliosa cascata del Litrello, con magnifici panorami e attraversando un bosco di cerri, intervallati da castagni ed un sottobosco ricco di erica selvatica e frastagliato da alcune formazioni rocciose monolitiche molto suggestive e da alcuni esemplari di pini secolari che svettano sui ripidi crinali. Le rocce fanno sia da scale sia da monumenti di un passato antico e meraviglioso. Monoliti fermi da chissà quanti millenni in tutta la loro possente bellezza. Un po’ stanchi dalla camminata dopo una ripida curva spunta la cascata. Incantevole e imponente la cascata si tuffa in uno specchio d’acqua cristallino incastrato tra enormi massi. Un vero spettacolo. Forse tra le più belle cascate viste in Calabria.

Il percorso

La risalita è stata più complicata. Ci siamo fermati spesso per riprendere fiato e bere, 5 km di cammino in totale tra andata e ritorno. Anche questo percorso non è affatto difficile per i bambini, a patto che siano un po allenati, e la cascata sarà per loro una gioia per gli occhi essendo anche abbastanza alta. Consiglio per la camminata scarpe da trekking, bastoncini e naturalmente una bottiglia d’acqua. Per arrivare abbiamo scelto la strada che porta ad Albi (c’è un altro percorso più agevole e nei pressi della cascata arrivando da Taverna), dopo qualche curva fuori dal paese, si ritrova sulla sinistra una sbarra con la segnalazione del percorso e si può parcheggiare l’auto a bordo strada.

Emmainvaligia

Blog di viaggi per famiglie

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *