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Berlino

Berlino. Potrei non aggiungere altro. Una città davvero magnifica, moderna e in costante e continua evoluzione nonostante il suo passato davvero molto complicato. Un’eredità pesante da portarsi dietro ma che la rende unica. A fine agosto ci sembrava la meta perfetta, ma ahimè non avevamo fatto i conti con il gran caldo ma per fortuna il comodissimo albergo (dotato anche di angolo cottura) e i mezzi pubblici freschi ed efficienti non ci hanno fatto perdere d’animo. Siamo arrivati in città all’ora di pranzo e dopo aver mangiato la volo e sistemato i bagagli abbiamo subito iniziato la nostra avventura. Prima tappa il museo di storia naturale. Biglietto family, che qui a Berlino è onnipresente, ci permette anche di risparmiare per visitare questa meraviglia. Gli occhi di Emma sono subito rapiti dagli immensi scheletri dei dinosauri, che prendono vita grazie a una tecnologia 3d che permette dallo scheletro di guardare il dinosauro vero e nel suo habitat. Ci abbiamo messo un po’ a convincerla a vedere altro ma dopotutto come biasimarla, un dinosauro è un dinosauro. All’interno del museo la varietà di animali esposta è impressionante, tantissime specie e di qualsiasi habitat, perfino una collezione di imenotteri fantastica. E poi tantissime rocce e materiali preziosi, e perfino una stanza dedicata allo spazio. Il pomeriggio è andato. In serata non perdiamo l’occasione di cenare con degli amici in Mercedes Platza e fare un giretto lungo il fiume e scrutare il muro di notte. Il secondo giorno si apre con la visita alla cupola del Reichstag, prenotata comodamente dall’Italia che ci permette di saltare la fila. La struttura rapisce lo sguardo e la vista su una Berlino piena di sole è entusiasmante e anche da lassù ho cercato di immaginare come fosse divisa da un muro… Finita la visita al parlamento, ci siamo rilassati mezz’ora nel parco vicino dove gli uccellini si avvicinano senza problemi a prendere il pane dalle mani di Emma. La nostra visita prosegue alla Porta di Brandeburgo, ma prima di arrivarci ci avviciniamo al Memoriale dei Sinti uccisi durante il secondo conflitto mondiale, un piccolo laghetto davvero suggestivo. E poi eccola lì la porta con la sua vittoria in cima, veramente bellissima. Dopo questa meraviglia un po’ di viaggio nella storia, visitiamo il monumento agli ebrei, un labirinto di pietre nere, alte e basse, con un terreno non pianeggiante. Non è una sensazione piacevole camminare tra quelle pietre, è soffocante, ma è proprio quello forse il senso di quest’opera che racconta le angosce vissute dagli ebrei nei lager. Lasciato il monumento ci siamo diretti al Checkpoint Charlie, unico posto di blocco rimasto tale che serviva da passaggio dalla Berlino americana a quella sovietica. Nello stesso giorno visitiamo anche il museo dedicato all’olocausto e alla vita degli ebrei in generale. Questi posti ci lasciano sempre un po’ di malinconia ma tanta consapevolezza. Il nostro ultimo giorno è dedicato al muro. Visitiamo il chilometro all’East Side Gallery. I murales sono come schiaffi in faccia, colorati, densi di significato e di denuncia sociale. Camminando lungo quei mattoni non posso fare a meno di pensare a come è stato a trovarsi divisi da un momento all’altro per anni. Vivere sotto lo stesso cielo ma con stili di vita del tutto differenti. Abbiamo visitato anche il memoriale dedicato al muro, con foto e audio che spiegano la costruzione del muro, la sua distruzione e i vari modi in cui gli abitanti di Berlino cercavano di rimanere in contatto con i propri affetti. Ultima tappa ma per la nostra piccola viaggiatrice non meno importante: Legoland. Un parco gioco al coperto dedicato ai famosi mattoncini tanto amati da Emma. La visita vale un intero pomeriggio. Emma ha costruito case e macchina, fatto giri sulle giostre lego e visitato la fabbrica dove ha portato a casa un mattoncino appena sfornato. Davvero una bella esperienza. Non ci siamo fatti mancare neanche un po’ di shopping da Alexander Platza e una visita all’antenna delle comunicazioni che troneggia sulla città. Berlino è stata un scoperta. Girare per questa immensa città è facilissimo, ci sono tram, treni, bus e perché no la possibilità di noleggiare bici e monopattini direttamente da un’app. Pranzi, cene e merende non sono stati un problema perché ci sono ristoranti e locali per tutti i gusti e i dolci sono davvero eccezionali. Unica nota stonata, il costo dell’acqua, abbiamo pagato una bottiglietta da mezzo litro anche 3,60 euro. Se siete amanti e degustatori di birra è la città che fa per voi. Ci sono locali che vendono solo birre artigianali e alcuni come il “The Pub” che ti permettono di spillare direttamente al tavolo. Che dire? Una città davvero amazing!

Emmainvaligia

Blog di viaggi per famiglie

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