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Cracovia

Partenza al mattino presto. Il suo primo volo destinazione Cracovia. “Emma come si sta in aereo?” “Zitti zitti mamma”. Tanta preoccupazione per nulla. Si gode in volo e in mezz’ora cade in un sonno tranquillo sdraiata vicino a me. È una viaggiatrice, come noi. Cracovia ci accoglie col sole, accoglienza all’aeroporto perfetta, troviamo il passeggino ad attenderci alle scale e ci apprestiamo a prendere il treno che in 20 minuti ci porta in centro alla modica cifra di 4 euro e 30 centesimi per 2 biglietti, Emma viaggia gratis. Ma potete prendere anche il taxi per 20 euro. Noi abbiamo scelto di pernottare in appartamento vicino la stazione centrale, più comodo con una bimba di 2 anni e 5 mesi, soprattutto perché non sapevamo se avrebbe gradito il cibo polacco. Facciamo una spesa minima nel centro commerciale della stazione: acqua, latte, pasta, trovo addirittura le “Kinder fetta al latte”, bagnoschiuma. Ce la caviamo con 5 euro. Per chi ha bimbi più piccoli si trovano omogeneizzati e altri prodotti della linea Hipp, che io personalmente trovo ottimi. L’appartamento è vicino al grande parco che circonda la città vecchia, è meraviglioso girare a piedi e ci sono parco giochi con giochi in legno stile Montessori. Il nostro padrone di casa Pavel è gentilissimo, il palazzo è d’epoca e la casa magnifica. Ci offre una cartina della città e ci suggerisce i posti migliori da visitare e dove mangiare bene. Dico subito che la città si visita tranquillamente a piedi. Prendendo un posto in centro tipo sulla Radziwillowska si arriva nella piazza centrale, la Rynek Główny, in 7 minuti di cammino via parco. La piazza è enorme bellissima, piena di caffè e ristorantini anche nei vicoli vicini. Nella piazza si può ammirar la Basilica di Santa Maria, il mercato del tessuto dove acquistare tantissimi souvenir e la torre del municipio. La sera si anima di concerti e musica di artisti di strada. La piazza ci avvolge dentro la sua bellezza, spaziosità ed eleganze è il fulcro della città. Per chi decide di visitare Cracovia non può non visitare Wavel Castle, il castello del drago: giardini magnifici, stanze ferme nel tempo qualche secolo fa, spade, armature, troni. Emma guarda tutto estasiata, per i bambini una visita azzeccata che culmina con l’antro del drago e la visita alla statua che a distanza di 5 minuti sputa fuoco. Consiglio per il castello: vietato l’ingresso col passeggino, ma prendetelo prima di visitare l’antro del drago, perché se è vero che dovete scendere più di 150 scalini a chiocciola con passeggino e bimbo è anche vero che il giro per recuperarlo dopo è infinito. Almeno una volta visto il drago…più e più volte con Emma, si può godere della vista del lungofiume.

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il castello di Wavel

Altro luogo da non perdere è il Barbacane un edificio di tegole rosse costruito su base circolare e contraddistinto da caratteristiche torrette. Oggi è privo della sua antica funzione, ma nella Cracovia medievale costituiva un importante punto della vecchia strada reale. All’epoca conduceva, attraverso la porta Floriana, fino al mercato principale accanto alla basilica di Santa Maria, per poi proseguire lungo la strada Grodzka fino al Wawel. Sicuramente da non perdere è il quartiere ebraico, a 15 minuti a piedi dalla piazza principale. Un salto nel tempo nella vecchia Cracovia e cibo da strada buonissimo. Noi non abbiamo tenuto conto dei giorni, siamo andati di sabato, lo Shabbat ebraico, giorno di riposo, quindi sia le sinagoghe che il cimitero erano chiusi. Abbiamo allungato la nostra strada per visitare la “Piazza degli eroi del ghetto”. 70 sedie grandi e vuote in una piazza che omaggiano ancora una volta i deportati nel campo di concentramento. Una strana sensazione quelle sedie vuote. A poche centinaia di metri la fabbrica di Schindler che non abbiamo fatto in tempo visitare.

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Piazza degli eroi del ghetto

Ma passiamo ai consigli per i pupi. Cracovia è una città per bambini. In ogni ristorante, ci sono giochi per intrattenerli. Emma ha mangiato tranquillamente, nei ristoranti ho semplicemente chiesto quello che volevo. Certo non vi aspettate la pasta, ma una buona fetta di carne o pollo alla griglia con patatine ce l’hanno tutti, e in alcuni posti anche la pizza è discretamente buona. Se poi i bimbi amano sperimentare consiglio i “pieroghi”, dei ravioli dai vari ripieni veramente molto buoni. E se sono golosi hanno dei dolci magnifici, dalla foresta nera, ai soufflé, ai gelati artigianali alla frutta serviti nei coni. Noi ci siamo orientati così, di giorno un secondo di carne, o patate e la sera prima di uscire a cena facevamo la pasta per Emma in appartamento. Come colazione ho comprato un latte scremato di una marca loro, bevuto senza problemi e per noi adulti si trova di tutto e per gli amanti della birra da non perdere la House of Beer.

Ponte delle catene
Pieroghi

Emmainvaligia

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